L’EPN è causata da mutazioni somatiche acquisite nel gene del fosfatidil-inositol-glican-A (Phosphatidyl-Inositol-Glycan class A, PIG-A), che codifica per una proteina nella via biosintetica delle proteine ancorate al glicosil-fosfatidil-inositolo (Glycosyl-Phosphatidyl-Inositol, GPI).6 Le mutazioni PIG-A determinano una diminuzione delle proteine ancorate a GPI, come il fattore di decadimento del complemento (noto anche come CD55) e la glicoproteina CD59 (CD59), entrambi inibitori del complemento.6 Le manifestazioni cliniche dell’EPN avvengono quando un clone di cellule staminali ematopoietiche (HSC) portatore di mutazioni somatiche di PIGA acquisisce un vantaggio proliferativo, generando cellule ematopoietiche mature carenti di proteine ancorate ai GPI.6 In assenza di malattia, CD55 accelera il decadimento delle convertasi C3 e C5 della via alternativa e classica, mentre il CD59 è un regolatore della via terminale che lega il C8, impedendo il reclutamento del C9 e prevenendo la formazione del complesso di attacco della membrana (Membrane Attack Complex, MAC).10 In condizioni fisiologiche, queste funzioni sono necessarie per proteggere le cellule dalla lisi mediata dal complemento (Figura 1A).4 Nei pazienti affetti da EPN, almeno il 5-10% - spesso frazioni molto più elevate - degli eritrociti sono cellule EPN-mutate, ossia prive o carenti di CD59 e CD55.6 La loro assenza sui globuli rossi porta alla suscettibilità alla azione del complemento (Figura 1B), con conseguente emolisi intravascolare cronica, attivazione piastrinica e trombosi, nonché sintomi che interessano i polmoni, i reni, il midollo osseo.4
La posizione di PIG-A sul cromosoma X spiega la capacità di una mutazione somatica di causare l’EPN, poiché solo un allele è funzionale negli uomini e nelle donne.10 Mentre l’espansione dei cloni carenti di proteine legate a GPI è fondamentale per il fenotipo della EPN, le mutazioni PIG-A non sono sufficienti per conferire un vantaggio di crescita.10 Si ritiene che entrambi i fattori intrinseci (variazioni genetiche ed epigenetiche additive) ed estrinseci (insufficienza del midollo osseo) siano coinvolti nell’espansione clonale.10 In aggiunta al predominante fenomeno emolitico della EPN, si osserva comunemente la trombosi, di cui gli esatti meccanismi non sono ancora del tutto chiari.10
Elaborato da Fig. 1 ref 4.
Figura 1 – Fisiopatologia dell’EPN. La cascata del complemento coinvolge più di 30 diverse proteine e fornisce un’importante linea di difesa contro gli agenti patogeni invasori.5 Ci sono 3 percorsi distinti attraverso i quali la cascata del complemento può essere attivata (percorso classico, lectina e alternativo), ma questi percorsi convergono alla convertasi C3 del complemento nella cascata per generare lo stesso insieme di molecole effettrici. Azione del complemento nei soggetti sani (A) e nei pazienti con Emoglobinuria Parossistica Notturna (EPN) (B). (A) A causa della presenza delle proteine di membrana MIRL e DAF, un eritrocita (RBC) normale è protetto dall’attivazione del complemento. (B) La carenza di MIRL e DAF rende i globuli rossi sensibili all’attacco del complemento, con conseguente emolisi. RBC = globuli rossi, MAC = complesso di attacco alla membrana, DAF = fattore di accelerazione del decadimento, PNH = emoglobinuria parossistica notturna